Superbonus, rischio sanzione a chi lo ha richiesto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Superbonus, rischio sanzione a chi lo ha richiesto 

Pannelli fotovoltaici per la casa

Il Superbonus consiste in una detrazione del 110% delle spese effettuate a partire dal 1 luglio 2020 riguardanti la produzione energetica.

Decreto Semplificazioni, le recenti modifiche effettuate consentono ora di vendere i pacchetti. Nonostante ciò, le banche stanno ancora attendendo dei chiarimenti sulla responsabilità nel caso in cui ci siano dei debiti da parte del Fisco. Proprio per questo motivo, chi ha già richiesto il Superbonus potrebbe incorrere in qualche sanzione. 

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In cosa consiste l’agevolazione

Il Superbonus consiste in una agevolazione fiscale regolata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio). Nella fattispecie, si tratta di una detrazione del 110% delle spese effettuate a partire dal 1 luglio 2020 riguardanti la produzione energetica o interventi per diminuire il rischio sismico. Tra questi l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. 

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a chi spetta e cosa c'è da sapere

Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, i lavori effettuati fino ad ora prevedono una spesa per lo Stato di 31 miliardi. Coloro che hanno già iniziato i lavori ed hanno il cantiere bloccato, rischiano di non portare a termine le opere iniziate e, nel peggiore dei casi, c’è il rischio di dover restituire la somma ricevuta con tanto di sanzione. 

Il committente del Superbonus può decidere se cedere il credito a un qualsiasi oggetto oppure direttamente all’impresa titolare dei lavori. In questo modo riceverà uno sconto in fattura. Colo che decidono di cedere il credito, possono farlo soltanto nei confronti di un soggetto vigilato. 

Quest’ultimo, a sua volta potrà fare una sola cessione a un altro soggetto vigilato. Nel caso in cui a ricevere la terza cessione sia una banca, è possibile la cessione al privato. Quando il Superbonus stabilito dal governo Conte è entrato in vigore, a maggio del 2020, sono sorti diversi problemi. Secondo la Corte si tratterebbe di “misure distorsive”.  

Ciò significa che può beneficiarne anche chi non ne ha diritto, e che sono causa di importanti perdite di gettito. In questa situazione, il successivo governo Draghi si è sempre dichiarato contrario al Superbonus. Nonostante ciò, non ha mai abrogato il provvedimento in quanto avrebbe causato ingenti danni agli italiani. 

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ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2022 9:35

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